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Piccolo microscopio acromatico

Questo microscopio, che dal Libro de' conti del laboratorio risulta in vendita a partire dal 1835, fu descritto sul Tome Douzième, Troisième Série, 1844, delle «Annales de Chimie et de Physique»: Description du petit microscope achromatique de M. Amici, pp. 117-120 (scarica il pdf).

Negli anni Trenta-Quaranta il suo prezzo variava dai 260 ai 300 Franchi, a seconda del numero di obbiettivi e degli accessori di cui era dotato, contro gli 800 Franchi prezzo base del grande.

«Annales de Chimie et de Physique». Disegno del piccolo microscopio acromatico di Amici (a sinistra)Questo strumento incontrò molto favore presso scienziati e ricercatori dopo il successo ottenuto all'Esposizione universale di Parigi del 1855, dov'era stato presentato fuori concorso, corredato di forti obbiettivi «debitamente modificati onde renderli servibili coll'immersione del piano della mezza sfera nell'acqua, o nell'olio di papavero» (lettera di Amici a O. F. Mossotti del 25 ottobre 1855).

«In 1855, when the Jury on Microscopes at the Paris Exposition were comparing the rival instruments, Professor Amici brought a compound achromatic microscope, comparatively of small dimensions, which exhibited certain striæ in the test objects better than any of the instruments under examination. This superiority was produced by the introduction of a drop of water between the object and the object-glass» (Jabez Hogg, The microscope: its history, construction, and application, Third Edition, Routledge, London 1858, p. 12, nota) .

Nel 1856 il medico boemo Wilhelm Dusan Lambl (1824-1895), che lavorava a Praga con Purkyne occupandosi di Anatomia e Istologia umana (il suo nome è legato alla scoperta della Lamblia intestinalis), compì un viaggio in Italia che lo portò anche a Firenze (cfr. il suo Reisebericht 1856. Italien, «Vierteljahrschrift für die praktische Heilkunde», I-1859). Entusiasta delle ottiche di Amici, di cui si fece immediatamente promotore all'estero, Lambl, come i fratelli Batka anch'essi di Praga, tempestò letteralmente l' instrument maker di ordinazioni, in particolare di questo strumento, al punto che il nome della capitale boema pare formasse in quegli anni un binomio inscindibile con il microscopio Amici, stando a un aneddoto che lo stesso Lambl riferì a quest'ultimo in una lettera del 21 Ritratto di Jan Evangelista Purkynemarzo 1859: «mi raccontò un giovine Russo, che aveva acquistato l'anno passato un microscopio Amici da me, che a Berlino presentandosi al Prof. Virchow fù salutato al primo mostrare il suo stromento colle parole: Ebbene, un Amici, Lei viene da Praga!».

Il Libro de' conti del laboratorio registra in data 9 luglio 1858 Franchi 200 dal Prof. Purkyne per un piccolo microscopio da spedirgli a Praga.

Il fisiologo boemo Jan Evangelista Purkyne (1787-1869), uno dei più geniali ricercatori della sua epoca, dopo aver operato come professore ordinario di Fisiologia e Patologia a Breslau per ventisei anni, nel 1849 tornò a Praga come professore di Fisiologia. Si affermò con innumerevoli lavori e scoperte in ogni campo della Fisiologia e dell'Anatomia microscopica, alcuni di portata epocale. Fu il primo a manifestare pubblicamente, fin dal 1837, l'idea della teoria cellulare, precedendo di due anni Theodor Schwann.

Scheda tecnica del microscopio piccolo per il Prof. Purkyne

Piccolo microscopio acromatico di Amici. Anni Quaranta-Cinquanta

Obbiettivi

Ingrandimento

parti del micrometro

Schema obbiettivo

9

0 ''',0277

Schema obbiettivo

25 sopra vetro

0 ''',0100

Schema obbiettivo

33,8 sotto acqua

0 ''',0074

Schema obbiettivo

67 sotto acqua

0,0037

Alla data di ottobre 1858 si trovano registrati sul Libro de' conti 200 Franchi dal Prof. Ehrenberg di Berlino per piccolo microscopio «qui preso seco nel suo passaggio».

Christian Gottfried Ehrenberg (1795-1876), medico tedesco, fu uno dei più importanti naturalisti e probabilmente il maggior micrografo del diciannovesimo secolo. Dal 1839 fu professore di Medicina all'Università di Berlino e dal '42 Segretario dell'Accademia berlinese delle scienze. In zoologia fu tra i promotori dell'indirizzo di ricerca volto allo studio degli organismi microscopici, in particolare degli infusori.

Scheda tecnica del microscopio piccolo acquistato dal Prof. Ehrenberg
nel suo passaggio per Firenze Prezzo pagato 200 franchi

Obbiettivo sopra vetro con primo oculare

140 volte

Scala = 0 ''',018 per parte

detto sotto acqua

360 volte

Scala = 0 ''',007

detto sotto acqua

650 volte

Scala = 0 ''',0038

Si vedevano a meraviglia le divisioni di Nobert nell'ultimo gruppo ossia nel 15°

Franchi 240 dal S.r D.r Haeckel di Berlino per un Microscopio a 4 Serie sono segnati sul Libro de' conti in data 23 febbraio 1859.

Ritratto di Ernst HaeckelIn transito da Firenze nel suo viaggio verso Messina, il venticinquenne Ernst Haeckel (1834-1919) si procurò presso il laboratorio di Amici un piccolo microscopio con obbiettivo ad immersione in acqua. Questo acquisto, che non osò comunicare subito al padre per via della spesa rilevante (cfr. lettera del 15 dic 1859. Scarica il pdf), gli si dimostrò straordinariamente prezioso nelle sue ricerche sul plancton, che avrebbero costituito il volume monografico Die Radiolarien, Reimer, Berlin 1862 (http://www.zum.de/stueber/haeckel/radiolarien/). La permanenza di tredici mesi in Italia fra il 1859 e il 1860 sarebbe stata fondamentale per la vita di Haeckel. Da un lato egli «giunge in questo periodo, attraverso l'uso del microscopio, ad una profonda conoscenza del mondo animale del Mediterraneo e l'elaborazione scientifica di questi dati costituirà il fulcro principale delle sue ricerche in campo zoologico. D'altro lato lo studio sistematico dei radiolari gli fornisce materiale abbondante su cui applicare la teoria evoluzionistica di Darwin» (Rainer Brömer, Ernst Haeckel e gli italiani, in Haeckel e l'Italia. La vita come scienza e come storia, Brugine, Edizioni Centro Internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo, 1993, p. 80).

Scheda tecnica del microscopio piccolo del S.r D.r Ernesto Haeckel di Berlino

Ernst Haeckel. Disegno di Radiolari

Serie

Ingrandimento
1° Oculare

Ingrandimento
2° Oculare

Scala

Schema obbiettivo

72 volte

108

0,0345

Schema obbiettivo

330

495

0,0076

Schema obbiettivo

380

570

0,0066

Schema obbiettivo

660

990

0,0038

Piccolo microscopio acromatico Amici su cassetta. Metà anni CinquantaCourtesy of Prof. Stuart Warter California State University

La Serie 2a sopra vetro
Le Serie 3a e 4a sotto acqua.

Ancora un'annotazione di particolare rilievo. In data 19 gennaio 1860 il Libro de' conti registra «franchi 200 pel Microscopio acquistato da E. Hartnack ottico a Parigi successore di Oberheuser». Il fisico tedesco Edmund Hartnack (1826-1891) che nel 1847 andò come meccanico a Parigi, dapprima presso Rühmkorff, poi presso Oberhäuser, di cui divenne socio e poi successore, fu tra i primi ad introdurre il sistema ad immersione di Amici (cfr. lo scambio epistolare fra i due in A. Meschiari, Corrispondenza di G. B. Amici con ottici e meccanici <Buron, Chevalier, Duboscq, Ertel, Fraunhofer, Guinand e Feil, Hartnack, Lerebours, Merz, Nachet, Oberhaeuser>, «Atti della Fondazione Giorgio Ronchi», 4/5-2000). Del piccolo microscopio acquistato da Hartnack Amici tenne un appunto autografo per sé:

Microscopio piccolo a due Serie di obbiettivi
per M.r E. Hartnack Succ.eur de G.Oberhaeuser

Opticien 21 Place Dauphine. Paris

Serie Schema obbiettivoSotto acqua rap.° = 1 : 41
Serie Schema obbiettivoSotto olio di Papavero ed anche olio d'olivo

Apertura 145°. Lenti perfette senza anelli. Vedo bene colla luce del cielo le strie della grammatophora subtilissima preparata da Bourgogne.
Rapporto oggetto ad immagine :: 1 : 62
Superficie esterna del Flint nell'obbiettivo superiore è concava.
La distanza focale è discreta; non arriva alla grossezza del vetro che copre la grammatophora nella mia cassetta.
La Serie forte sarebbe di 1a scelta e perciò si fornisce il microscopio di sole due Serie. Vi restano vuoti due buchi nella cassetta che potranno contenere due Serie che M.r E. Hartnack fabbricherà da se stesso.
Prezzo convenuto duecento franchi.


L'esemplare qui riprodotto in fotografia è conservato presso l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze.