Strumenti
Strumento dei passaggi
La vicenda di questo strumento, che uscì in unico esemplare dal laboratorio di Amici nell'aprile del 1827, è strettamente legata alla storia della fondazione dell'Osservatorio di Modena.L'idea di dotare la capitale Estense di una Specola astronomica fu concepita dall'Arciduca Massimiliano, fratello di Francesco IV e grande estimatore di Amici, nell'autunno del 1814, allorché intravide nel giovane Giuseppe Bianchi (1791-1866) il futuro astronomo. Laureatosi l'anno precedente in Matematica per seguire quella carriera, il Bianchi fu inviato a Milano con un sussidio governativo a perfezionarsi sotto la guida degli astronomi di Brera Oriani e Cesaris. E quando nel 1818 rientrò definitivamente a Modena, vi ebbe la cattedra di Astronomia Teorica, istituita appositamente per lui. Ora la capitale non mancava che dell'edificio e delle attrezzature.
Mentre si cercava la sede più opportuna, il neo-astronomo indicò come fondamentali per impiantare un osservatorio: uno Strumento dei passaggi per le ascensioni rette, un Circolo meridiano che avesse almeno tre piedi di diametro per le declinazioni, un Equatoriale per le osservazioni extra meridiane e un buon Cannocchiale acromatico. Interpellato sulla possibilità della loro costruzione, Amici espresse il desiderio che uno dei quattro strumenti, al fine di un confronto, fosse acquistato all'estero. Il 21 febbraio 1818 Bianchi decise di commissionare a Monaco un Cerchio Meridiano di Reichenbach, mentre al cannocchiale acromatico fu preferito, secondo le inclinazioni del costruttore, un Telescopio riflettore newtoniano, che fu consegnato da Amici il 9 giugno 1820.
Varie cause ritardarono la nascita della progettata Specola, in particolare la difficoltà di reperire un edificio adatto. Per levare ogni ostacolo il Duca deliberò infine di accoglierla nel suo Palazzo, e precisamente nella parte superiore della torre che guarda a Levante, appartenente all'ala più antica di esso, eretta nel 1634. La decisione sovrana fu fissata però soltanto in un R. Chirografo del 14 gennaio 1826, e i lavori, incominciati nella primavera successiva, durarono più di 16 mesi.
Nel luglio 1827, benché i lavori non fossero del tutto terminati, Bianchi si affrettò «a collocar sulle destinate basi il cannocchiale dei passaggi, e vicino ad esso l'orologio di Grindel [...] mosso a ciò dal desiderio di prender parte all'osservazione dei fuochi istantanei» che dovevano servire a verificare la differenza di longitudine rispetto a Milano.
Il nuovo Osservatorio cominciò a funzionare nell'agosto del 1827. Bianchi ne fu il primo direttore e mantenne l'incarico fino al 1859. Amici vi aveva provveduto lo Strumento dei passaggi con un Telescopio di 5 piedi di fuoco e 4 pollici di apertura; un Equatoriale con i cerchi orario e di declinazione di due piedi di diametro, divisi, l'uno di 4" in 4", e l'altro di 15" in 15", le cui divisioni furono fatte con una macchina di sua invenzione; un Telescopio newtoniano di 8 piedi di fuoco e di 6 pollici
di apertura, nonché un micrometro a separazione di immagini per un cannocchiale Dollond, a cui si aggiungeranno più tardi un secondo telescopio newtoniano di maggiori dimensioni, un telescopio catottrico Gregory, un microscopio dotato di camera lucida e una macchina da dividere (cfr. Carlo Bonacini, Fondazione dell'Osservatorio (1827), in Nel Primo Centenario della Fondazione dell'Osservatorio 1827-1927, pubblicazione n. 39 dell'Osservatorio geofisico della R. Università di Modena, Modena 1927).
Nell' Inventario degli oggetti esistenti nel R. Osservatorio astronomico di Modena, redatto il 31 maggio 1845, Bianchi descriveva così lo strumento dei passaggi:
L'istromento dei passaggi ha il cannocchiale, con lente oggettiva dell'apertura di linee [spazio vuoto] e del fuoco di 5 piedi, con quattro oculari astronomici per gl'ingrandimenti di [spazio vuoto], ed è pure accompagnato con tubo e staffe di ottone per la sospensione del livello all'asse di rotazione. Però agli appoggi di quest'ultimo tubo si addattano i livelli a bolla e colla scala in vetro che servon al circolo meridiano, non essendone stato costrutto alcuno appositamente per l'istromento de' passaggi. Esso è munito ancora di un semicerchio verticale con piccolo nonio ad una estremità sola dell'asse per servire d'indice all'altezza dell'astro cui vuolsi mirare; e infine riceve la notturna illuminazione del campo da una lucerna di latta inverniciata, e comunicante il lume per l'asse a traverso dei pilastri di marmo col mezzo di due tubi cavi di ottone a superficie interna pulita. L'intera confezione di questa macchina fu diretta e sostenuta dall'illustre nostro prof. Amici [...]
Recentemente restaurato, lo Strumento dei passaggi di Amici è stato ricollocato nel gennaio 2002 nella sua sede originaria accanto al Circolo meridiano di Reichenbach, esso pure restaurato, sul Torrione Est dell'ex Palazzo Ducale di Modena, oggi sede dell'Accademia Militare.
Al centro dell'asse orizzontale che porta il cannocchiale sono incise la firma e la data: "Amici 1826".