Amici ritratto a Parigi nel 1855 da J. Duboscq. Litografia di R. Hoffmann per la Gallerie ausgezeichneter Naturforscher di G. A. Lenoir
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Biografia di Giovanni Battista Amici

1786-1825 - Gli studi, l'insegnamento, il laboratorio -torna all'indice della biografia torna all'indice

Giovanni Battista Amici nacque a Modena il 25 marzo 1786 da Giuseppe Amici Grossi, direttore della Computisteria generale e dell'Uffizio del censo degli Stati Estensi, e da Maria Dallocca, «giovine senza dote».

Nell'anno scolastico 1802-1803 si iscrisse al corso per Ingegneri Architetti e frequentò il primo anno nella cessata Università, chiusa dai Francesi, per continuare poi nel Liceo Dipartimentale del Panaro, ufficialmente aperto con l'inizio del 1804. Studiò fra l'altro Introduzione al Calcolo sublime, Calcolo sublime, Meccanica e Idromeccanica con il matematico Paolo Ruffini (1765-1822), noto soprattutto per la sua Teoria delle equazioni.

Modena, Casa natale Amici, via dei ServiTerminati gli studi a Modena, nel 1806 Amici sposò Teresa Tamanini (1790-1843), figlia di Antonio Tamanini, libraio. La sposa portò in dote la Villa della Madonnina, fuori città, dove la famiglia avrebbe trascorso i mesi estivi e Giovanni Battista avrebbe compiuto le sue osservazioni astronomiche. Lo sposo portò in dote la casa di Piazza Grande in cui aveva sede il negozio della storica Stamperia Reale Eredi Soliani, ereditata dagli Amici. Da Teresa Giovanni Battista ebbe tre figli: Vincenzo (1807-1874), Elena (1808-1845) e Valentino (1810-1863).

Per motivo di coscrizione egli si iscrisse all'Università di Bologna soltanto il 5 gennaio 1808. Il 2 giugno dello stesso anno sostenne l'esame per il conseguimento del grado di Ingegnere Architetto. Il diploma dell'Università di Bologna reca la data del 9 giugno 1808. Il 4 gennaio 1811 Giovanni Battista Amici fu chiamato ad insegnare nel Liceo Dipartimentale del Panaro sulla Cattedra di Algebra e Geometria. Nell'anno accademico 1813-1814 gli venne affidato anche l'insegnamento della Trigonometria.

Modena Duomo con Torre GhirlandinaCon la Restaurazione della dominazione ducale nel 1815 venne riaperta l'antica Università. Ad Amici, che aveva tenuto la Reggenza del Liceo nel periodo di transizione fra l'età napoleonica e il ritorno degli Estensi, fu affidato l'insegnamento di Geometria, Algebra e Trigonometria piana nella Facoltà Filosofica, incarico che nel 1825 mutò in quello di Professore referente al Ministro sui progressi delle Scienze fisiche e matematiche. Stimato da scienziati e regnanti, con chirografo ducale del 30 luglio di quell'anno egli venne dispensato dall'insegnamento con la conservazione del grado e dello stipendio, affinché potesse dedicarsi completamente ai suoi strumenti e alle sue osservazioni.

Lapide, via dei ServiL'Arciduca Massimiliano Giuseppe (1782-1863), fratello del Duca di Modena Francesco IV e grande estimatore di Amici, durante i suoi soggiorni modenesi non mancava di visitarne il laboratorio in Contrada de' Servi ai numeri V 1829 - U 1830 , dov'erano anche l'abitazione degli Amici e la tipografia, accompagnando non di rado sovrani e altezze reali legati alla casa d'Austria, come l' Imperatore Francesco I, Vittorio Emanuele I di Savoia, Leopoldo II di Toscana, Gustavo di Svezia, lo stesso Duca di Modena. Massimiliano, dotato di una buona competenza, ebbe anche un ruolo importante nel far conoscere le invenzioni di Amici all'estero, in particolare a Vienna e nella cerchia di David Brewster a Edimburgo.

Bibliografia

F. Storchi, Elogio del Cav. Prof. Giambattista Amici, «Annuario scolastico della R. Università degli Studi di Modena per l'anno accademico 1878-79»; P. Di Pietro, Gli anni modenesi di G. B. Amici, «Giornale di Fisica», fasc. 2/3-1988.

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